Notizie

Legge di Stabilità Regionale 2025: FederTerziario Sardegna apprezza l’impegno della Regione Sardegna, ma evidenzia alcune criticità

Cagliari, 19 marzo 2025 – La Presidente di FederTerziario Sardegna, Valeria Satta, esprime il proprio apprezzamento per l’impegno del Governo regionale nella definizione della Legge di Stabilità 2025, con particolare riferimento agli investimenti in digitalizzazione, innovazione, riqualificazione urbana, turismo, filiera agroalimentare e infrastrutture. Tuttavia, evidenzia alcune criticità che necessitano di correttivi per favorire una crescita sostenibile e aumentare la competitività delle imprese sarde.

“Riconosciamo lo sforzo della Regione nel delineare un quadro di interventi strategici per lo sviluppo economico. Tuttavia, riteniamo che siano necessarie misure più incisive per il sostegno alle imprese, in particolare startup e PMI innovative, e per una fiscalità maggiormente orientata alla crescita del sistema produttivo locale”, ha dichiarato la Presidente Satta.

FederTerziario Sardegna pone l’attenzione su alcuni punti chiave:

Incentivi alle imprese: Necessaria l’introduzione di misure più incisive per la crescita e la competitività aziendale; Sostegno a startup e PMI innovative: Proposta l’istituzione di un fondo dedicato per la nascita e il consolidamento di imprese ad alto contenuto tecnologico, con incentivi per incubatori e acceleratori di startup; Digitalizzazione del turismo: Urgente la previsione di contributi mirati per supportare la trasformazione digitale delle imprese turistiche, rendendole più competitive a livello nazionale e internazionale; Internazionalizzazione delle imprese: Maggiore supporto alle aziende sarde, in particolare nei settori agroalimentare e manifatturiero, per facilitarne l’accesso ai mercati esteri; Sviluppo dell’e-commerce e digitalizzazione delle PMI: Servono risorse adeguate per incentivare la creazione di piattaforme digitali e percorsi formativi dedicati; Transizione ecologica e adeguamento ai parametri ESG: Necessarie misure di sostegno per l’innovazione ecologica e l’adozione di modelli produttivi a basso impatto ambientale; Settore culturale e creativo: Fondamentale valorizzare un comparto strategico per il turismo e l’innovazione.

Sul fronte fiscale, Federterziario Sardegna propone interventi più coraggiosi:

Sgravi fiscali per nuove imprese: Introdurre agevolazioni per stimolare l’imprenditorialità locale e la nascita di nuove attività produttive; Reinvestimento degli utili in ricerca e sviluppo: Incentivare le aziende a destinare parte dei propri utili all’innovazione per aumentarne la competitività; Credito d’imposta regionale: Proposta l’introduzione di un credito d’imposta regionale cumulabile con quelli nazionali, per attrarre investimenti e stimolare lo sviluppo economico; Defiscalizzazione per le imprese in crisi: Necessario un piano di defiscalizzazione per supportare aziende in difficoltà e garantire strumenti concreti per la ripresa.

“Crediamo che, attraverso la concertazione, sia possibile rivedere e migliorare alcune parti della Legge di Stabilità per renderla più efficace e funzionale alle esigenze del tessuto economico sardo. FederTerziario Sardegna è pronta a collaborare con la Regione per individuare soluzioni concrete che favoriscano la crescita delle imprese e l’occupazione. Solo con un sistema di incentivi ben strutturato e una fiscalità favorevole potremo rendere la Sardegna più competitiva e attrattiva per le attività produttive”, ha concluso la Presidente.

FederTerziario Sardegna rimane a disposizione per un confronto con la Regione e con gli attori economici interessati per discutere soluzioni efficaci e condivise.

Montecitorio NEWS 24
intervista Nicola Patrizi,
presidente nazionale
di FederTerziario

Presentazione FederTerziario Sardegna

Il bilancio ESG per le micro e piccole imprese

Nasce FederTerziario Sardegna,
un nuovo alleato per le imprese sarde

Il 27 novembre 2024, alle ore 10:30, presso la Sala Eventi della Manifattura Tabacchi di Cagliari, si terrà la presentazione ufficiale di FederTerziario Sardegna, un evento che mira a segnare un passo importante per le micro e piccole imprese del territorio.
La Sardegna, con le sue 144.389 imprese attive, vede il 96,3% rappresentato da realtà con meno di 10 dipendenti, a conferma del ruolo centrale di queste nel tessuto economico regionale.
Interverranno Nicola Patrizi, Presidente Nazionale di FederTerziario, Alessandro Franco, Segretario Generale, Valeria Satta, Presidente Regionale Sardegna, e Mattia Putzu, Presidente Provinciale di Cagliari. 

Durante l’incontro saranno presentate le strategie per valorizzare le eccellenze locali, sostenere le imprese nell’affrontare le transizioni digitali ed ecologiche, e promuovere la competitività sui mercati internazionali.

FederTerziario Sardegna si pone come obiettivo quello di supportare le micro e piccole imprese attraverso formazione, consulenze e strumenti innovativi per ridurre le barriere burocratiche, migliorare il dialogo con la Pubblica Amministrazione e accedere con maggiore facilità ai fondi regionali ed europei. Particolare attenzione sarà dedicata anche alla sicurezza sul lavoro, un tema centrale per garantire la dignità e la tutela dei lavoratori​.

Un’occasione unica per costruire insieme un futuro più dinamico e resiliente per il sistema economico della Sardegna.

Manovra, le proposte di FederTerziario:
“Fiscalità di vantaggio per le aree interne”

Un contributo articolato, per proporre adempimenti e nuove misure, è stato presentato da FederTerziario per rivedere alcuni punti strategici della manovra di bilancio che in questi giorni è in discussione alla Commissione Bilancio alla Camera. Particolare attenzione, nell’analisi generale della manovra, è stata prestata al mondo della micro, piccola e media imprenditoria, rappresentate dalla Confederazione che attualmente associa oltre 90mila aziende.
Pur apprezzando una serie di norme – sottolinea Alessandro Franco, segretario Generale di FederTerziario – quale la conferma della detassazione di premi di produttività, la possibilità di destinare risorse del

piano GOL ad attività formative organizzate dall’impresa, lo sviluppo di welfare per il lavoro autonomo  e l’imprenditoria femminile, riteniamo che la manovra manchi di interventi strutturali capaci di sostenere al meglio le MPMI che, in questa fase di transizione, avrebbero più che mai necessità di interventi e fonti di finanziamento ad esse dedicate“.

L’organismo datoriale ha evidenziato, nello specifico, sei articoli specifici che riguardano il cuneo fiscale, i premi produttività, i fringe benefit, la conferma bonus assunzioni nuovo personale, gli interventi a sostegno dello sviluppo del settore turistico e le misure di potenziamento dei controlli di finanza pubblica

La riforma prevista del cuneo fiscale – evidenzia il dott. Giuseppe Mallardo – mira a mantenere inalterati i benefici attuali per i redditi fino a 35mila euro, come FederTerziario, quindi, abbiamo proposto un aumento delle percentuali per i redditi fino ai 20mila euro per contribuire a un allineamento della retribuzione delle esigenze economiche attuali. In quest’ottica, cioè per rafforzare la capacità di spesa di lavoratori e lavoratrici, si è definita anche una proposta che riguarda l’innalzamento e la stabilizzazione delle soglie dei fringe benefit che hanno specificatamente una finalità sociale a 4.000 e 3.000 euro rispettivamente per i dipendenti con e senza figli a condizione, quindi, che gli stessi siano utilizzati per l’acquisto di servizi e prestazioni di natura sociale, sanitaria e assistenziale o di cura”. 

Al vaglio del documento redatto dall’Ufficio Relazioni Industriali di FederTerziario, nell’ambito della proroga dei premi produttivi per il triennio 2025/2027, l’innalzamento dei limiti da 3mila a 4mila e fino a 5mila se l’azienda adotta modelli di partecipazione diretta dei lavoratori nella gestione organizzativa. Altre correzioni delle misure all’esame parlamentare riguardano la conferma del bonus di assunzione del nuovo personale che, secondo FederTerziario, dovrebbe prevedere la revisione dei parametri di qualificazione delle imprese artigiane, magari introducendo maggiore flessibilità o esenzioni per quanto riguarda le assunzioni – dato che i nuovi assunti rischiano di far uscire le imprese dalla qualifica di impresa artigiana – o, in alternativa, offrendo incentivi specifici dedicati alle piccole e medie imprese che intendono espandersi senza rischiare di perdere la propria identità artigianale. Grande attenzione viene posta anche in relazione allo sviluppo del settore turistico e all’introduzione di una “fiscalità di vantaggio” per le aree interne chiedendo: per il primo, un confronto con i principali stakeholder del comparto stante la previsione, entro sessanta giorni dall’entrata in vigore della legge di bilancio, di un decreto di natura regolamentare, per stabilire criteri, condizioni e modalità per la concessione di agevolazioni finanziarie a sostegno degli investimenti privati e per la realizzazione di interventi ad essi complementari e funzionali; per il secondo, agevolazioni contributive e fiscali per i datori di lavoro privati che assumano in aree interne, insulari e di montagna, al fine favorire un riequilibrio tra aree interne e centrali e favorirne la rinascita, anche in ottica di delocalizzazione e destagionalizzazione dei flussi turistici.

Sul fronte della finanza pubblica – aggiunge Mallardo – esprimo le nostre perplessità sulle misure di potenziamento dei controlli che prevederebbero la presenza di un rappresentante del MEF all’interno dell’organo di controllo delle imprese che percepiscono, anche in modo indiretto e sotto qualsiasi forma, contributi da parte dello Stato di entità significativa, stabilito, in sede di prima applicazione, a partire da 100mila euro annui. Chiediamo di eliminare questa disposizione per garantire l’autonomia delle società che interpretano il provvedimento come un’ingerenza nella propria sfera gestionale, oltre che per questioni di natura economica, visto che il compenso del revisore nominato dal MEF sarebbe interamente a carico delle imprese coinvolte“. 

L’ampio capitolo dedicato all’inserimento delle nuove misure si concentra su diversi fronti: proroga e semplificazione del piano di transizione 5.0, introduzione della cedolare secca per le locazioni di immobili commerciali classificati nella categoria catastale di negozi e botteghe, lo stralcio dei carichi fino a 5mila euro affidati all’agente della riscossione fino al 31 dicembre 2022, la revisione del sistema di ammortamenti fiscali dei beni strumentali, riportare l’aliquota della ritenuta d’acconto dei bonifici delle ristrutturazioni dall’11% all’8%. Centralità, inoltre, al capitolo della formazione, da sempre riferimento dell’azione di FederTerziario. 

Riteniamo essenziale la modifica dell’articolo 118 della legge 388/2000 – conclude Mallardo – per estendere il raggio della formazione finanziata anche ai datori di lavoro per le imprese con meno di 15 dipendenti. Credendo nella centralità che le nuove competenze possono avere per i lavoratori e soprattutto per le imprese che assumono, anche nell’ottica dell’attuale mismatch tra domanda e offerta di lavoro, chiediamo inoltre che l’attività di formazione possa essere estesa anche a disoccupati e inoccupati, prospettando così la possibilità di formare anticipatamente le risorse umane che le aziende intendono assumere“.  

Cagliari,
19 marzo 2025
– La Presidente di FederTerziario Sardegna, Valeria Satta, esprime il proprio
apprezzamento per l’impegno del Governo regionale nella definizione della Legge
di Stabilità 2025, con particolare riferimento agli investimenti in
digitalizzazione, innovazione, riqualificazione urbana, turismo, filiera
agroalimentare e infrastrutture. Tuttavia, evidenzia alcune criticità che
necessitano di correttivi per favorire una crescita sostenibile e aumentare la
competitività delle imprese sarde.

“Riconosciamo lo sforzo della Regione nel
delineare un quadro di interventi strategici per lo sviluppo economico.
Tuttavia, riteniamo che siano necessarie misure più incisive per il sostegno
alle imprese, in particolare startup e PMI innovative, e per una fiscalità
maggiormente orientata alla crescita del sistema produttivo locale”, ha
dichiarato la Presidente Satta.

FederTerziario Sardegna pone l’attenzione su
alcuni punti chiave:

Incentivi alle imprese:
Necessaria l’introduzione di misure più incisive per la crescita e la competitività
aziendale; Sostegno a startup e PMI innovative: Proposta
l’istituzione di un fondo dedicato per la nascita e il consolidamento di
imprese ad alto contenuto tecnologico, con incentivi per incubatori e
acceleratori di startup; Digitalizzazione del turismo: Urgente
la previsione di contributi mirati per supportare la trasformazione digitale
delle imprese turistiche, rendendole più competitive a livello nazionale e
internazionale; Internazionalizzazione delle imprese: Maggiore
supporto alle aziende sarde, in particolare nei settori agroalimentare e
manifatturiero, per facilitarne l’accesso ai mercati esteri; Sviluppo
dell’e-commerce e digitalizzazione delle PMI
: Servono risorse adeguate
per incentivare la creazione di piattaforme digitali e percorsi formativi
dedicati; Transizione ecologica e adeguamento ai parametri ESG:
Necessarie misure di sostegno per l’innovazione ecologica e l’adozione di
modelli produttivi a basso impatto ambientale; Settore culturale e
creativo
: Fondamentale valorizzare un comparto strategico per il
turismo e l’innovazione.

Sul fronte fiscale, Federterziario Sardegna
propone interventi più coraggiosi:

Sgravi fiscali per nuove imprese:
Introdurre agevolazioni per stimolare l’imprenditorialità locale e la nascita
di nuove attività produttive; Reinvestimento degli utili in ricerca e
sviluppo
: Incentivare le aziende a destinare parte dei propri utili
all’innovazione per aumentarne la competitività; Credito d’imposta
regionale
: Proposta l’introduzione di un credito d’imposta regionale
cumulabile con quelli nazionali, per attrarre investimenti e stimolare lo
sviluppo economico; Defiscalizzazione per le imprese in crisi:
Necessario un piano di defiscalizzazione per supportare aziende in difficoltà e
garantire strumenti concreti per la ripresa.

 

“Crediamo che, attraverso la concertazione, sia
possibile rivedere e migliorare alcune parti della Legge di Stabilità per
renderla più efficace e funzionale alle esigenze del tessuto economico sardo.
FederTerziario Sardegna è pronta a collaborare con la Regione per individuare
soluzioni concrete che favoriscano la crescita delle imprese e l’occupazione.
Solo con un sistema di incentivi ben strutturato e una fiscalità favorevole
potremo rendere la Sardegna più competitiva e attrattiva per le attività produttive”,
ha concluso la Presidente.

FederTerziario Sardegna rimane a disposizione per
un confronto con la Regione e con gli attori economici interessati per
discutere soluzioni efficaci e condivise.